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Un linguaggio più inclusivo per Linux - Libero Linux: Software Programs and Systems

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Un linguaggio più inclusivo per Linux

Torlvads vuole il linguaggio più inclusivo

Linus Torlvads vuole un linguaggio più “politically correct”, sono parole o modi di dire che possono contenere delle tracce di razzismo, di sicuro Linux non è stato l'unico di parlare di questo argomento, dato che possono evitare certe polemiche ha deciso di risolvere questo aspetto.

Il primo obbiettivo di Linux sarebbe quello di evitare o di eliminare di Master/Slave, compreso anche certi termini come Black List/White List, queste parole rappresentato per molte persone sia il bene ed il male, e quindi bisogna trovare altre alternative.

Per la dicotomia master/slave, in particolare, sono emerse queste proposte:
  1. primary/secondary
  2. main/replica or subordinate
  3. initiator/target
  4. requester/responder
  5. controller/device
  6. host/worker or proxy
  7. leader/follower
  8. director/performer

Per sostituire “black list” e “white list”, invece:
  1. denylist/allowlist
  2. blocklist/passlist
In pratica facendo queste procedure possiamo risolvere il conflitto con il razzismo stesso, quindi non resta che aspettare ed attendere che la questione venga risolta,

Spero che questo articolo vi sia piaciuto un saluto da Nicola Barboni.

Linux
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